Chi sono gli art influencer?
Siano essi artisti o critici d'arte sui social, vi sveliamo i 10 profili da seguire se siete appassionati d'arte. Gli Art Influencer rappresentano una figura professionale emergente e dinamica nel panorama culturale italiano, svolgendo un ruolo cruciale nella diffusione e promozione dell'arte attraverso i social media. Questi professionisti, che spaziano dagli artisti iperrealisti ai critici d'arte, dai curatori ai creator digitali, sfruttano piattaforme come Instagram e TikTok per rendere l'arte accessibile a un pubblico vasto e diversificato. Grazie alle loro competenze nel campo delle discipline umanistiche e alla loro abilità comunicativa, Gli Art Influencer o cultural influencer riescono a instaurare un dialogo vivace e coinvolgente con gli appassionati d'arte, rendendo il mondo della cultura più vicino e comprensibile a tutti.
Molti di loro collaborano con prestigiose istituzioni come gli Uffizi e il Palazzo Reale di Milano, promuovendo mostre e progetti culturali attraverso contenuti sponsorizzati che raggiungono centinaia di migliaia di follower. Seguire questi profili non solo consente di scoprire nuove opere e tendenze, ma anche di esplorare l'arte contemporanea e le sue molteplici interpretazioni attraverso la lente critica e creativa di giovani divulgatori. In un'epoca in cui l'accesso fisico ai musei può essere limitato, gli Art Influencer offrono una finestra virtuale su un mondo di creatività e cultura, rendendoli figure imprescindibili per chiunque voglia rimanere aggiornato sulle evoluzioni del panorama artistico.
ARTINFLUENCER, SVELATA LA CLASSIFICA
Roberto Celestri, filmmaker freelance e content creator nato a Noto nel 2001, è diventato in meno di un anno il primo art influencer d'Italia. Con 325mila follower su Instagram, Celestri è noto per i suoi video brevi, girati esclusivamente con un iPhone, che mettono in luce opere d'arte meno conosciute, come affreschi e sculture barocche. I suoi video, privi di voice over e accompagnati da melodie classiche, sono apprezzati per l'attenzione alla luce, ispirata da Caravaggio, e la qualità cinematografica. Ha collaborato con istituzioni culturali come i Musei Vaticani e il MAXXI. Celestri ha rapidamente conquistato il pubblico dei social media grazie alla sua capacità di trasformare l’arte in un'esperienza visiva coinvolgente, pur mantenendo un approccio serio e rispettoso. Non si limita a svelare la bellezza delle opere, ma lo fa attraverso un linguaggio visivo sofisticato, con particolare attenzione all'uso della luce. Aspira a diventare un direttore della fotografia e considera le sue creazioni digitali un passo verso questo obiettivo. La sua crescita su Instagram è un segno dell'interesse crescente per l'arte sui social media.
Sul profilo Instagram di Gerry Bonetti non troverete selfie o contenuti mondani, ma solo foto di opere d'arte accompagnate da didascalie meticolose e dettagliate. Il suo successo si deve a una profonda passione per l'arte contemporanea e a un impegno costante: trascorre dalle 6 alle 8 ore al giorno a postare e rispondere agli utenti, spesso fino alle 3 del mattino. Chi si nasconde dietro questo profilo di successo? Nella vita reale, Germano Bonetti è un avvocato milanese di successo e un appassionato collezionista, con oltre 250 opere, principalmente di artisti sotto i 40 anni.
Elisabetta Roncati è la fondatrice di Art Nomade Milan, un progetto nato dalla sua passione per l’arte e dalla voglia di divulgare cultura senza preclusioni. Laureata in comunicazione e gestione dei mercati dell’arte e della cultura, Elisabetta ha inizialmente orientato la sua formazione verso un master in international business e una specializzazione in relazioni pubbliche, lavorando nel settore della grande distribuzione. Tuttavia, la sua passione per l’arte l'ha condotta a cambiare percorso, diventando consulente d'arte e divulgatrice digitale. Trapiantata a Milano, ha aperto un blog per avvicinare le persone al mondo dell’arte in modo semplice e professionale, trasformando il blog in un vero e proprio marchio che oggi si estende sui social. Elisabetta è coinvolta in numerosi progetti, tra cui DivineComedy.Digital, un tour interattivo dei luoghi danteschi in Italia, e format come JustArt, Arte è donna e Musei Culture, che esplorano vari aspetti dell’arte e della cultura attraverso contenuti digitali innovativi.
Alessia Fraioli è una content creator e divulgatrice d’arte contemporanea. Attraverso il suo canale social aiuta artisti, mostre ed eventi a ottenere maggiore visibilità, aiutando il proprio pubblico a sviluppare un pensiero critico.
La sua comunicazione è estremamente coinvolgente e diretta, capace di far appassionare un vasto pubblico, comprese persone che generalmente non si interessano né all'arte né, tantomeno, a quella contemporanea.
Alessia ritiene che sia giunto il momento di trovare un nuovo modo per parlare di arte, abbattendo l’aura di intoccabilità in cui è stata rinchiusa per decenni e restituendola alle persone. Ormai, molti sono stanchi della narrazione mistificatrice e sacralizzante che è stata portata avanti per anni; c'è un crescente rifiuto di un'arte e di una comunicazione così ottusa e dichiaratamente elitaria. I più grandi artisti del passato sono stati coloro che hanno saputo interpretare la loro contemporaneità, creando un'arte in sintonia con i tempi. Questo non è più il tempo dell’elitarismo.
Edoardo Monti, nato a Bergamo nel 1991, è un collezionista d'arte, curatore e fondatore di Palazzo Monti, una residenza d’artista e centro culturale situato in un palazzo del Duecento a Brescia. Inserito nella lista dei top 200 art influencers mondiali di Art Gorgeous, Monti non è un semplice appassionato: ha studiato a New York e ha lavorato per anni nella comunicazione di Stella McCartney. Oggi collabora con Vogue e siede nel consiglio di diverse istituzioni, tra cui il GAMeC Club e l'Italian Art Trust. È anche parte del comitato di selezione della Collectible Design Fair a Bruxelles e dirige la strategia VIP e digitale di ArtVerona. Monti è inoltre direttore di Belle Arti, un'associazione culturale presieduta da Massimo Minini. I suoi selfie nelle gallerie d’arte di tutto il mondo e il suo stile ironico lo hanno reso molto seguito su Instagram.
Camilla è una storica dell'arte che ha trovato nei social media un modo originale e accessibile per parlare di arte contemporanea. Con due lauree in beni culturali e turismo e in storia dell'arte, è ben inserita nel mondo dell'arte, ma il suo obiettivo principale è raggiungere chi non ha mai avuto l'opportunità di studiare l'arte contemporanea e quindi fatica ad apprezzarla. Attraverso contenuti semplici e divertenti, Camilla cerca di avvicinare il grande pubblico a questo mondo, pur ammettendo che non tutti sono pronti a seguirla, come dimostrano i commenti degli hater sotto i suoi video. Originaria di Ascoli e residente a Bologna, città spesso presente nei suoi contenuti, Camilla affronta anche tematiche sociali e ambientali, utilizzando la sua voce per fare la differenza. Il suo profilo è apprezzato per la capacità di trattare argomenti complessi con leggerezza e per il suo stile personale, incluso il recente taglio di capelli alla mullet australiano che ha conquistato i suoi follower.
41 000
Cristina Giopp, giovane storica dell'arte di Padova, ha trovato il modo di trasformare la sua passione in una missione con il progetto The Girl in the Gallery, seguito da oltre 40.000 follower su Instagram. In un'epoca in cui i social network sono inondati da selfie nei musei, Cristina si distingue per il suo approccio serio e informato. Sul suo profilo, non si limita a postare immagini delle opere d'arte, ma le accompagna con informazioni dettagliate sugli autori, i titoli delle opere, le mostre e i musei in cui si trovano, promuovendo un avvicinamento consapevole e appassionato al mondo dell'arte. Cristina è profondamente ispirata dall'aforisma di Picasso, che dice che "l’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni", e con il suo lavoro cerca di portare alla luce la bellezza nascosta, rendendo l'arte accessibile e rilevante per tutti. Lontana dal narcisismo imperante, Cristina evita il classico selfie, preferendo presentarsi in armonia con l'opera d'arte, spesso indossando abiti che richiamano le opere stesse. Con le sue comode scarpe da ginnastica, The Girl in the Gallery esplora musei di tutto il mondo, invitando i suoi follower a scoprire e apprezzare la cultura con lo stesso rispetto e passione che lei stessa dimostra.
38 000
Maria Vittoria Baravelli, nata a Ravenna, è una curatrice d’arte e fotografia di 30 anni, attivamente coinvolta in numerosi progetti di rilievo. Condivide mostre e installazioni sul suo profilo Instagram @mariavittoriabaravelli, dove promuove l'arte che ama. Membro del Consiglio di Amministrazione del Museo d’Arte di Ravenna e direttrice artistica di Palazzo Velabro, un design hotel a Roma, Maria Vittoria ha recentemente inaugurato la mostra Stefano Rosselli. Ucraina, reportage di guerra al Memoriale della Shoah a Milano. Inoltre, sta curando la mostra fotografica Mario De Biasi edizione straordinaria al Museo Diocesano di Milano. La sua routine quotidiana riflette la sua passione per l'arte: dalle prime ore del mattino, quando seleziona fotografie e pianifica il suo lavoro, fino alla cura meticolosa di ogni dettaglio delle sue mostre. Profondamente legata al mondo dell'arte, si dedica a ogni aspetto del processo curatoriale, trasformando ogni mostra in un'esperienza immersiva che rende l'arte accessibile e affascinante per un pubblico sempre più ampio.
Giulia D'Achille, nata nel 1995 a Trento, ha fatto dell'arte la sua missione e passione, trasformandola in un potente strumento di guarigione e connessione. Nel 2021 ha aperto il profilo @pointsof.art sui social, con l'obiettivo di rendere la storia dell'arte accessibile a tutti, raccontandola in modo semplice, divertente e coinvolgente. Con una laurea in storia dell’arte e studi museali, Giulia offre ai suoi follower consigli su mostre e gallerie, recensioni di libri, curiosità su opere e artisti, e suggerimenti per chi vuole intraprendere un percorso universitario in questo campo. Per Giulia, l'arte è stata un'ancora di salvezza nei momenti più difficili, e ora condivide questa passione sperando di offrire agli altri lo stesso conforto che ha trovato lei.
22000
Francesca, la mente dietro Like Italians, è una critica d'arte che ha trovato nei social media il mezzo ideale per raccontare la storia dell'arte in modo accessibile e non convenzionale. Fin da bambina, Francesca sognava di diventare una reporter e scrittrice, ispirata dalla figura di Tiziano Terzani, il cui lavoro ha profondamente influenzato il suo modo di vedere e narrare il mondo. Dopo essersi formata come grafica pubblicitaria e aver lavorato in quel settore, durante la pandemia ha riscoperto la sua passione per l'arte, dedicandosi allo studio della storia dell’arte e fondando Like Italians. Attualmente collabora con diverse realtà culturali e scrive per Finestre sull’arte, dove sta completando la sua formazione per diventare giornalista. Francesca è anche attiva nel mondo del podcast, esplorando nuovi modi di raccontare l'arte. La sua missione è quella di parlare di storia dell'arte da un punto di vista meno scolastico, rendendola accessibile e coinvolgente per tutti.