Influencer virtuali: una moda passeggera o il futuro dell'influencer marketing?
I loro nomi sono Lil Miquela, Naughty Boo, shudu.gram, itsbinxie o Noonoouri e per gli ultimi mesi hanno preso il controllo di tutti i social network. Sono attivi in tutto il mondo e hanno milioni di follower sui loro account. Hanno un vasto seguito ma non sono influencer come gli altri. E per una buona ragione, sono influencer virtuali. Questo significa che sono stati creati da zero su un computer, i loro sviluppatori hanno dato loro un'immagine, una storia, emozioni, un'identità e una vita quotidiana da condividere con le varie comunità. Mentre si dice che gli influencer virtuali ottengano tassi di coinvolgimento tre volte superiori rispetto agli influencer reali, sono loro il futuro del marketing degli influencer o solo una tendenza tecnologica? Decifriamo un fenomeno che sta prendendo piede.
COSA VUOL DIRE INFLUENCER VIRTUALE?
I virtual influencer sono personaggi fittizi generati interamente da algoritmi e pixel. Spesso hanno aspetti umanoidi molto realistici, anche se alcuni sono sviluppati in altre forme come robot o animali. Vivono una vita che condividono sui social network, interagiscono con la propria comunità di follower e collaborano con brand. Ma a differenza degli Influencer in carne ed ossa sono completamente programmati. Età, aspetto, stile di vita, attività quotidiane, relazioni emotive, acquisti sono tutti immaginati da professionisti della tecnologia digitale in collaborazione con marketer e agenzie di comunicazione che possono fare tutto ciò che vogliono con loro.
Creare un virtual influencer: Come e perchè
Alcuni virtual influencer sono creati da singoli artisti o da piccoli team, mentre altri sono il prodotto di grandi brand o agenzie specializzate in AI, che investono ingenti risorse per sviluppare e promuovere i loro avatar.
Shudu, Noonoouri, Miquela & IMMA virtual influencer da tutto il mondo
Al primo posto della classifica dei virtual influencer di successo troviamo LIL MIQUELA, la virtual influencer di Instagram ha 19 anni, è stata fondata nel 2016 da Brud, una start-up californiana e conta poco meno che 3 M di follower. Pubblica selfie e video della sua vita quotidiana con i suoi altri amici virtuali (come Blawko22 e Bermuda) e persino esseri umani su Instagram. La combinazione della sua bellezza molto realistica e della sua personalità brillante la rendono una donna del suo tempo e un influencer di successo. Deve la sua fama in parte al fatto di essere una personalità a sé stante e i brand la stanno ingaggiando per le loro campagne di marketing degli influencer.
Altre star dei social completamente virtuali sono SHUDU.GRAM la prima super modella virtuale che vanta collaborazioni con brand come Balmain e Fenty Beauty (il marchio della superstar Rihanna) e si è aggiudicata la copertina di Vogue lo scorso maggio.
NOONOOURI la diciannovenne di origine francese, dai tratti che ricordano un manga giapponese, nonostante la fisionomia completamente virtuale riscuote un successo planetario e collabora con i più grossi brand del luxury ed è diventata l'ambasciatrice ufficiale del colosso Ali Baba.
E ovviamente non possiamo non citare IMMA la già iconica virtual influencer giapponese dal caschetto rosa che ha partecipato ad un TED talk ed è finita in vetrina ad IKEA!
Francesca la prima influencer virtuale italiana e Nefele l'imperfetta virtual influencer
Ma il fenomeno dei virtual influencer sta prendendo piede anche in Italia dove troviamo FRANCESCA GIUBELLI la prima modella e food blogger 100% virtuale. Profilo creato con l'AI. Interagisce, parla, fa shopping, tutto in maniera realisticamente impressionante. A creare la modella e influencer virtuale di origini partenopee sono Francesco Giuliani, imprenditore e esperto in programmazione di nuove tecnologie, assieme ai giornalisti Valeria Fossatelli ed Emiliano Belmonte. L'obiettivo del team è quello di promuovere il made in Italy, il cibo italiano e le bellezze del nostro territorio, sfruttando l'intelligenza artificiale e lo sviluppo di nuove tecnologie.
Ma non finisce qui, le nuove virtual influencer del mercato italiano sono NEFELE, l'imperfetta virtual influencer, creata da un gruppo di ricercatori torinesi. Ambasciatrice dei concetti di diversità e del wasisabi ovvero la visione del mondo giapponese fondata sull'accettazione dell'imperfezione delle cose.
MA QUANTO È GRANDE IL FENOMENO DEGLI INFLUENCER VIRTUALI?
Sempre più diffusi gli influencer virtuali, sempre più utilizzati, soprattutto nei settori del lusso e della moda, ci sono ora più di 130 influencer virtuali in tutto il mondo. Molto popolari negli Stati Uniti e in Brasile, è soprattutto in Asia che stanno raggiungendo record di pubblico grazie all'entusiasmo delle generazioni più giovani.
Un mercato in rapida crescita in Asia in un contesto singolare Il mercato degli influencer virtuali in Cina è cresciuto da 15,5 milioni di dollari nel 2018 e si prevede che raggiungerà oltre 200 milioni di euro entro il 2024. La pandemia da Covid-19 ha solo rafforzato l'uso di questi influencer, che sono facilmente plasmabili con pochi clic e disponibili 24/7 dalle aziende per le loro varie campagne di marketing degli influencer.
VERSO UNA VIRTUALIZZAZIONE DEGLI SCAMBI
La frenesia per la virtualità e la digitalizzazione si è accelerata dato che gli influencer virtuali permettono alle persone di viaggiare, indossare abiti di lusso e vivere eventi incredibili rimanendo a casa, dietro uno schermo. In una dinamica del metaverso e della realtà aumentata, questi nuovi INFLUENCER stanno diventando essenziali per i professionisti.
Guidato da un contesto sanitario ed economico senza precedenti, questo ambiente digitale che simula la realtà, in cui gli avatar di noi stessi vivranno circondati da altri avatar di persone reali o personaggi di finzione, non è poi così lontano. Un mercato che si rivelerà molto redditizio per i rband che adotteranno questo nuovo modo di vivere e consumare.
VIRTUAL INFLUENCER E BRAND: UN BINOMIO VINCENTE?
L'influencer è un asset indiscutibile per i brand. E ancora di più lo sono gli influencer virtuali che hanno la capacità di lavorare in qualsiasi momento, di viaggiare in tutto il mondo a costi inferiori e di pubblicare contenuti completamente controllati. Questo è un vantaggio enorme per i brand che a volte faticano a trovare influencer affidabili.
Grazie all'uso degli influencer virtuali, i brand possono adattare le interazioni dei loro avatar in base alle reazioni e ai commenti delle comunità. Ciò consente loro di creare un essere che riflette al 100% l'immagine dell'azienda che lo utilizza, soddisfacendo perfettamente le aspettative del pubblico di riferimento.
Curiosità, innovazione, novità: gli influencer virtuali ci fanno entrare in un universo irreale e affascinante. Un universo digitale parallelo che la generazione Z sta già iniziando ad integrare ma che ha ancora bisogno di essere perfezionato.
QUALI SONO I LIMITI DEGLI INFLUENCER VIRTUALI?
Tuttavia, gli influencer virtuali presentano alcuni limiti ed è importante essere consapevoli di essi e dell'impatto psicologico degli influencer virtuali sulla giovane generazione Una delle critiche spesso rivolte ai social network è il fatto che i follower si confrontino costantemente con gli influencer e con la perfezione delle vite riflesse nelle loro pubblicazioni. L'uso di filtri e avatar sta diventando sempre più diffuso e molti sono già consapevoli del fatto che le star di Instagram non riflettano necessariamente vite reali. Tuttavia, alcuni utenti dei social media, soprattutto i più giovani, non riescono a distinguere la realtà dalla finzione imposta dai filtri.
Quando si parla di influencer virtuali, il divario diventa ancora più evidente. Questi influencer sono completamente immaginati e creati secondo criteri stabiliti dai loro creatori. Nel caso degli influencer virtuali di un brand, anche quando sono dotati di caratteristiche che li rendono un po' più realistici, restano comunque soggetti alla volontà dei marchi che li modellano secondo un'immagine di perfezione irraggiungibile. Questo crea ulteriori problemi soprattutto per le generazioni più giovani, poiché li costringe a confrontarsi con standard sempre più distanti dalla realtà, il che può portare a complessi e compromettere l'autostima
VIRTUAL INFLUENCER VS REAL INFLUENCER, CHI VINCE?
Inoltre, una delle caratteristiche dell'attivazione degli influencer è la trasparenza delle partnership. Anche nel contesto degli inserzionisti di prodotti, dei link di affiliazione o di altri strumenti, i contenuti creati dall'influencer devono lasciare spazio alla verità e all'autenticità. Gli influencer virtuali non hanno questa capacità poiché i contenuti, i post e le interazioni sono interamente dettati dai marchi stessi.
Team di editori, marketer e responsabili della comunicazione sono incaricati di rendere le loro comunicazioni convincenti, influenti e potenti. Quindi, come possiamo sapere chi è veramente dietro agli avatar?
Poiché questi virtual influencer si stanno affermando nella nostra realtà come veri strumenti di comunicazione di un brand, è importante comprendere tutti gli aspetti e i limiti. L'India ha già intrapreso misure ufficiali per regolare l'uso degli influencer virtuali a fini commerciali. Ad esempio, il Consiglio per gli Standard Pubblicitari dell'India (ASCI) a luglio 2021 richiede che gli account di questi influencer chiariscano la natura fittizia del personaggio.
Gli influencer virtuali hanno ancora molta strada da fare per convincere i consumatori. Con l'integrazione dell'Intelligenza Artificiale, potrebbero diventare ancora più efficaci, ma saranno più autentici? Si svilupperanno nuove professioni basate sulla neuroscienza e sulla psicologia comportamentale per farli vivere e interagire in modo più umano e guadagnare credibilità. Una tendenza da seguire.
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