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5/11/2024

Green Friday: come utilizzare l'influencer marketing per promuovere il consumo responsabile

Il Black Friday è conosciuto come un evento di shopping di massa basato su sconti aggressivi che generano un notevole impatto ambientale. Per frenare questa tendenza, nasce il Green Friday: l'alternativa ideale per i brand impegnati nella sostenibilità e nella responsabilità ambientale.

Se vuoi sposare quest'iniziativa, ti spieghiamo alcune strategie legate all'influencer marketing che ti aiuteranno a sfruttare la credibilità dei creatori di contenuti per ispirare il target e farlo optare per decisioni di acquisto più etiche e sostenibili.

Green friday
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IN BREVE:

  • Il Black Friday simboleggia l'apice della cultura consumistica.
  • Il Green Friday emerge come alternativa al tradizionale Black Friday, promuovendo uno shopping più sostenibile e consapevole.
  • L'influencer marketing è una strategia potente per i brand che vogliono trasmettere questi valori e sensibilizzare l'opinione pubblica su un consumo più responsabile.
  • 4 esempi di successo: come i brand hanno promosso il Green Friday

Cosa vuol dire il termine "Black Friday"? L'origine, la data, gli sconti

Il Black Friday o “venerdì nero” ha origine negli Stati Uniti e si celebra l'ultimo venerdì di novembre di ogni anno, dopo il Giorno del Ringraziamento. Le sue origini risalgono agli anni '60 quando i rivenditori americani volevano aumentare le vendite durante le feste. Tuttavia, il termine che conosciamo oggi è entrato in uso solo nel 1961. Si dice che derivi da un bollettino pubblico che, nella città di Filadelfia, avvertì del caos che si stava verificando nelle strade a causa dei saldi post Ringraziamento.

Oggi il Black Friday è un fenomeno globale che va oltre i confini degli Stati Uniti ed è un giorno di sconti massivi chiave per le vendite di molti Paesi.

La sfida del Black Friday: tra vendite massicce e sostenibilità

Il Black Friday è sinonimo di campagne di marketing mirate al consumo di massa e allo shopping compulsivo, cosa che esercita una pressione incessante sui consumatori e li spinge ad acquistare più prodotti. L'iniziativa, dato l'impatto diretto sull'ambiente, solleva tutt'ora seri interrogativi sul suo vero costo ecologico.

Secondo l'organizzazione Greenpeace, il Black Friday simboleggia al massimo la cultura consumistica. Questo fenomeno ha radici nelle città dove attualmente vive il 55% della popolazione mondiale. Secondo i dati, la percentuale potrebbe raggiungere quasi il 70% entro il 2050. Il consumo urbano è, infatti, responsabile del 70% delle emissioni globali di gas serra. Solo nel 2019, sono stati generati 53,6 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici a livello globale e solo il 17,4% di questi è stato raccolto e riciclato. In Spagna, per esempio, sono stati generati circa 888 milioni di chili di rifiuti elettronici, ossia 19 chili a persona.

Nello stesso anno, la produzione, l'imballaggio e il trasporto dei prodotti acquistati nella sola Madrid durante il Black Friday hanno rappresentato l'1,7% delle emissioni annuali della città, con l'81,11% di queste emissioni causate dalla produzione e dalla commercializzazione dei prodotti. Questo impatto è equivalente al carbonio immagazzinato in 211 ettari di foresta temperata o alla deforestazione di 4 m² di foresta per ogni abitante del pianeta.

Il fast fashion rimane la preoccupazione maggiore. Secondo i dati delle Nazioni Unite, la produzione di un singolo paio di jeans richiede 7.500 litri di acqua, equivalenti al consumo di una persona per sette anni. Il fast fashion consuma circa 8 milioni di metri cubi di acqua ed è responsabile del 20% dell'inquinamento idrico industriale. Dal 2000, la produzione di abbigliamento è raddoppiata, ma il suo utilizzo è diminuito del 36%. Circa l'80% dei prodotti acquistati durante il Black Friday viene utilizzato solo una o due volte e il 73% di essi finisce incenerito o in discarica.

I dati non sembrano migliorare. Dal 2015, infatti, le vendite del Black Friday sono aumentate del 10-20% ogni anno. In Spagna, entro il 2024, si prevede che le vendite online durante il Black Friday e il Cyber Monday crescano rispettivamente del 24% e del 18%.

Cos'è il Green Friday? L'alternativa per i brand responsabili

Il Green Friday è un concetto che ha iniziato a guadagnare terreno per via della crescente preoccupazione per l'impatto ambientale del consumismo e la necessità di adottare pratiche più responsabili nel commercio. È emerso come un'alternativa al tradizionale Black Friday, promuovendo un approccio più sostenibile e consapevole allo shopping.

Il Green Friday è inoltre legato al Buy Nothing Day, un movimento che invita le persone ad astenersi dallo shopping il giorno successivo al Ringraziamento. Questa data è stata istituita nel 1992 come un modo per protestare contro il consumismo dilagante e incoraggiare uno stile di vita più sostenibile.

A questo proposito, potrebbe interessarti leggere: Influencer marketing responsabile: #influenceforgood

Il Green Friday in Europa

In Spagna, ad esempio, il movimento del Green Friday, lanciato nel 2016 dalla consulente per la sostenibilità María Negro AKA @soymarianegro e dalla sua agenzia El Hervidero de Ideas, ha dato vita all'iniziativa #ConsumeconCOCO, uno spazio di incontro tra brand sostenibili e consumatori impegnati, uniti dall'obiettivo di generare un impatto positivo sul mondo.

La giornata non è finalizzata ad evitare le vendite, ma a trovare modi più etici e consapevoli di fare affari. All'interno di questo scenario, l'influencer marketing diventa una strategia potente per i brand che desiderano trasmettere questi valori e generare consapevolezza attraverso un consumo più responsabile.

Proposte di azioni e strategie per il mercato italiano

L'adozione di pratiche sostenibili non è solo una questione etica, ma anche un elemento di differenziazione dei brand in un mercato saturo come quello attuale.

"Un sondaggio condotto da Google (febbraio 2022), il 31% dei consumatori pensa che, nello shopping, il fattore sostenibilità sia da preferire al design e allo stile". E continua, parlando dei giovani tra i 18 e i 24: "la percentuale di coloro che ritengono la sostenibilità il primo fattore determinante per l’acquisto sia del 37%. In particolare, l’83% di loro ritiene giusto l’affermazione di un’economia green".

Secondo Altroconsumo, a proposito di moda, "il 60% degli italiani ritiene che un’azienda poco attiva sul fronte sociale e ambientale non abbia futuro".

È dunque ormai essenziale che le aziende adottino un approccio proattivo alla sostenibilità e dimostrino un impegno reale e trasparente nei confronti dell'ambiente. Non solo per rispondere alla crescente domanda di consumatori consapevoli, ma anche per rafforzare la reputazione del brand e ottenere un vantaggio competitivo sostenibile a lungo termine.

A questo proposito, Kolsquare ha studiato alcune strategie per promuovere un consumo più responsabile alla vigilia del Black Friday. Vediamole insieme:

1. Collaborazioni con influencer allineati alla sostenibilità

Un modo efficace per comunicare azioni più sostenibili o promuovere messaggi che sensibilizzino la società sugli effetti negativi degli acquisti d'impulso è collaborare con gli influencer.

La cosa più importante è scegliere con cura gli influencer con cui si intende lavorare. Non si tratta di selezionare persone con un ampio seguito, ma trovare creatori di contenuti che promuovano pratiche responsabili e che siano già conosciuti per il loro reale impegno nella sostenibilità.

Il primo consiglio è quindi quello di cercare influencer che condividano contenuti sullo stile di vita sostenibile; persone che educhino il pubblico su temi come il consumo responsabile, la moda etica, il riciclo e la riduzione dei rifiuti.

Un'altra opzione potrebbe essere quella di contattare gli attivisti ambientali (come la spagnola @Carlotabruna). Sono infatti noti per la loro voce autentica nella lotta contro il cambiamento climatico e possono contribuire a pubblicizzare il Green Friday.

L'ultima alternativa è la collaborazione con micro influencer locali, in quanto grazie alle piccole ma attive community sono in grado di conferire maggior autenticità alla campagna.

A questo proposito, leggi anche: Emissioni di carbonio: qual è l'impatto di una campagna di influencer marketing?

2. Contenuti per educare e sensibilizzare

I brand interessati a promuovere un consumo responsabile e a fare la loro parte per l'ambiente possono co-creare contenuti educativi con gli influencer. Piuttosto che concentrarsi esclusivamente su promozioni e sconti, marchi e creatori possono condividere materiali che sensibilizzino i consumatori sull'importanza di fare acquisti più consapevoli. Ciò può avvenire attraverso recensioni di prodotti sostenibili, guide allo shopping responsabile e consigli pratici su come fare scelte informate: identificare prodotti di qualità, conoscere le aziende che sostengono iniziative etiche ed evitare acquisti impulsivi.

3. Promuovere iniziative di impatto sociale o ambientale

I grandi e piccoli rivenditori possono partecipare, ad esempio, donando una percentuale delle vendite a organizzazioni e ONG che operino in settori come la protezione dell'ambiente o il sostegno alle comunità vulnerabili. Gli influencer possono contribuire a comunicare il messaggio incoraggiando lo shopping responsabile.

D'altra parte, è possibile sfruttare l'influenza dei creatori promuovendo iniziative che attirino l'attenzione e motivino un consumo più sostenibile. Si possono creare messaggi per incoraggiare l'economia circolare, il riutilizzo, il riciclo o la riparazione dei prodotti piuttosto che acquistarne di nuovi.

Se il tuo brand si sta già muovendo per ridurre l'impatto ambientale (come la neutralizzazione delle emissioni di carbonio o l'utilizzo di imballaggi riciclabili) gli influencer possono contribuire a diffonderlo.

Brand e Green Friday: 4 esempi di successo

1. Ecoalf: il marchio di moda sostenibile pioniere dell'anti Black Friday

Sin dalla sua fondazione nel 2009, questo brand spagnolo di moda sostenibile ha evitato le promozioni convinto che il prezzo dei suoi capi rifletta il valore reale di un ampio processo di ricerca e innovazione. Questo ha reso possibile la creazione di oltre 500 tessuti riciclati da più di 250 milioni di bottiglie di plastica, 80 tonnellate di reti da pesca e pneumatici usati.

Ecoalf è famosa per lo slogan “Non esiste un Pianeta B” che promuove il consumo responsabile: comprare meno e meglio. Inoltre, ogni anno utilizza la stagione del Black Friday per lanciare un appello alla riflessione. Nel 2022, il brand ambassador Probably Tomfoolery si è unito alla causa diffondendo la campagna sui social.

2. IKEA e i mobili usati (2020)

Come alternativa sostenibile al Black Friday, nel 2020 IKEA ha lanciato la campagna “Green Friday” con l'obiettivo di promuovere l'acquisto di mobili usati, incoraggiare il consumo circolare e sfruttare al meglio la vita utile dei prodotti di seconda mano. La campagna, dato il successo della prima, ha poi offerto nella seconda edizione fino al 50% in più nelle valutazioni di mobili.

Con il “Green Friday”, IKEA ha potenziato la vendita di mobili di seconda mano dando nuova vita a moltissimi articoli, come afferma sul sito:

IKEA vuole invitare la maggioranza delle persone a vivere una vita più sostenibile in casa, promuovendo un consumo sempre più consapevole, sia per il pianeta che per il portafoglio dei consumatori. La possibilità di far vivere i propri mobili in altre case è infatti un vantaggio sia per chi li rivende che per chi li acquista, e alimenta un circolo virtuoso al quale tutti possono contribuire.

Questi sforzi sono allineati con l'obiettivo aziendale globale di ridurre le emissioni dell'80% entro il 2030 e quelle di clienti e collaboratori del 50%.

3. Wallapop promuove la vendita e l'acquisto di prodotti di seconda mano (2022)

L'app che mira alla compravendita di prodotti di seconda mano ha aderito a diverse campagne. Nel 2022, ad esempio, ha creato un pop-up store nell'esclusivo quartiere Salamanca (Madrid), offrendo ai residenti una selezione di prodotti. L'iniziativa voleva sfidare gli acquirenti a distinguere tra articoli nuovi e usati, sfatando i miti e gli stigmi che circondano l'usato.

L'azienda ha inoltre collaborato con noti influencer come Jon Kortajarena per parlare della cultura del consumismo e promuovere un approccio più sostenibile. La campagna “Me ofrezco” (letteralmente "mi offro"), ad esempio, ha sfidato i media e la società a riflettere sulla necessità di acquistare sempre prodotti nuovi. Grazie a quest'attività di marketing, sono state lanciate PR per un valore di oltre 872.000 euro e la campagna è diventata un esempio di strategia earned media. Fonte Instagram: @revuelta.agency

3. Suzuki per la salvaguardia del mare (2023)

Nel 2023, l'azienda ha promosso la terza edizione del progetto Suzuki Green Friday. La missione dello scorso anno, per esempio, si concentrava sulla salvaguardia del mare. L'obiettivo? Destinare lo 0,5% del fatturato giornaliero di prodotti immatricolati e vendite di ricambi e accessori delle divisioni Auto, Moto e Marine per colonie di bivalvi nella regione Liguria. Un esempio di successo che ha conquistato il cuore di molti consumatori responsabili.

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